lunedì 29 maggio 2017

La bambina che legge 451 libri all'anno


Leggiamo per divertimento, per necessità, per bisogno di evasione o per ritrovarci nelle parole di qualcun altro. Leggiamo perché ci piace. E a qualcuno piace tanto, tantissimo.

Stella Fornoni
Ad Ardesio, in provincia di Bergamo, c'è una bambina che prende così tanti libri che va in biblioteca con la valigia. Si chiama Stella Fornoni, ha 9 anni e nel 2016 ha preso in prestito 451 volumi

L'ho intervistata per il "Corriere della Sera", ed è stata una delle chiacchierate più divertenti che io abbia fatto per il giornale. Al telefono, Stella risponde con entusiasmo e precisione.

«Mi piacciono soprattutto le storie fantastiche - dice Stella -. Ad esempio, i viaggi di Geronimo Stilton nel Regno della Fantasia. E poi tutta la collezione delle Tea Sisters. E le Winx! Ho visto i cartoni e ho scoperto i libri, come Il compleanno di Stella. Lei è la mia preferita, e si chiama come me». E continua: «Ed è bellissima la serie delle Cipolline». Si tratta di Gol!, di Luigi Garlando.

«Abbiamo la biblioteca a 50 metri da casa e ci andiamo 2 o 3 volte alla settimana - racconta la mamma -. Così si è appassionata alla lettura. Quando era più piccola, glieli leggevamo io e mio marito. Ora va avanti da sola». La bambina cita altre serie, da Giulio Coniglio, di Nicoletta Costa, alla Mucca Moka, di Agostino Traini, fino ai classici di Walt Disney. Legge, tra gli altri, alcuni volumi singoli. «Ma una volta ne ho preso uno che si intitola "La stella di Esther", pensando fosse una storia di magia - dice -. Ma mi ha spaventato!». Parla infatti di una ragazza ebrea in Germania al tempo delle persecuzioni naziste. 

Gol!, di Luigi Garlando
Se chiedi a Stella che libri non le sono piaciuti, risponde senza esitare: «Agatha Cristie! Li ha letti mio fratello». «Sì, quando ero in terza elementare», fa eco Mattia, che ora ha 14 anni ed è amante delle storie di John Grisham e Clive Cussler. «Ne leggo uno alla settimana. D'estate di più», specifica. Thriller, horror, avventura piacciono anche a papà Pietro, mentre mamma Stefania apprezza soprattutto Tracy Chevalier. 

Stella è la più giovane ad aver letto tanti libri con la sua tessera personale. Ma prima di lei, nella classifica dei lettori forti della Bergamasca rientra anche Anna Maria Maffeis. Con la sua scheda ha preso 597 libri nel 2016 e, con il marito Mario Cesari, li ha letti ai loro figli Lucia (10 anni), Benedetta (8) e Damiano (5). 

«Leggiamo insieme - racconta Anna Maria -. Quando il più piccolo sceglie quelli che gli piacciono, le sorelle restano comunque ad ascoltare, e viceversa. Anche se a volte Damiano parte con il suo libro alla ricerca del papà», sorride. E continua:
«La passione per la lettura è contagiosa. Tutti i bambini possono amarla, se hanno qualcuno che mostra loro quanto è divertente leggere. Per questo, la biblioteca di Treviolo organizza molte iniziative con il Comune e le scuole. Ad esempio, Benedetta è andata lì con la sua classe e alcuni bambini non ci erano mai stati prima».

«A me piace Agatha Mistery - dice Lucia -. No, non è Agatha Cristie. È un'investigatrice che ha 12 anni ed è molto intelligente».
Benedetta adora invece Il club delle baby sitter. E Damiano non ha dubbi. Il castello di Zampaciccia Zanzamiao pare che sia un capolavoro.

Agatha Mistery, di Sir Steve Stevenson

martedì 16 maggio 2017

Cosa è meglio NON fare quando pubblichi un libro (Galateo dello scrittore emergente)


Ieri era il compleanno del mio primo romanzo. 
Per festeggiarlo, torno con una puntata del Galateo dello scrittore emergente. Perché, naturalmente, il giorno della pubblicazione dell'Angelo, ho fatto tutto ciò che segue.



1) Fotografia assumendo un'espressione pensosa.
Chiaro. Tu che fino al giorno prima riempivi Facebook e Instagram di smorfie improbabili, selfie a boccuccia di rosa e risate sguaiate con gli amici, ti ritrovi a guardare intensamente la fotocamera sperando che ricambi lo sguardo.

2) Ricerca ossessiva in libreria.
Una cosa che tutti sanno: quando esce un libro, l'autore passerà in libreria a controllare che ci sia davvero. C'è? Siamo sicuri? Non è che c'è stato un problema con la distribuzione, la motorizzazione, la dizione?
Una cosa che nessuno sa: quando è uscito il mio libro, sono entrata in libreria una volta. Uh! Il libro c'era. Accidenti, sì: era sullo scaffale. Oh, accidenti. E c'erano due ragazze lì davanti, che si stavano dando dei consigli di lettura. Una diceva all'altra: "Sai, dovresti provare la saga di Fallen". L'altra elencava titoli su titoli. Appena sono state zitte, io ho detto in un'unica parola: "doveteprovarealeggerequestoèpropriocarinolhoscrittoio". E sono scappata vergognandomi come Snoopy che riceve una lettera di rifiuto.
Non l'ho fatto più, giuro.

3) Spam come se non ci fosse un domani.
Tutti devono sapere che hai scritto un libro, giusto? Sarà meglio scriverlo su Facebook con un post approfondito. E poi ribadirlo. Creare una pagina. Invitare tutti i tuoi contatti. Attendere 30 secondi. 29. 28. 27... Scrivere un altro post dichiarando che probabilmente sarai compreso solo dai posteri.
(Scherzo: questo non l'ho fatto. Ma solo perché mi stavo ancora nascondendo dalle due ragazzine della libreria).

4) Copia-e-incolla selvaggio del link alla pagina del romanzo.
Facendo esattamente così:

Ok, torniamo seri, anche solo per qualche riga.
Vorrei dire grazie a voi che avete letto il mio libro. E vorrei anche dire grazie al mio libro che, in questi primi quattro anni di vita, mi ha permesso di conoscere persone straordinarie. Che spero di vedere tutte sabato, al Salone del Libro di Torino!

p.s.: per chi se la fosse persa, la prima puntata è qui: Galateo dello scrittore emergente: 5 comportamenti da evitare
A rileggerci,
Gisella