mercoledì 24 dicembre 2014

La signora dei gomitoli: una fiaba di Natale


La signora dei gomitoli abita laggiù, proprio lì. È una casetta nascosta in un labirinto di strade, ma voi, se seguirete un profumo di cioccolata e di nuvole, potete sperare di trovarla. È un profumo così strano perché i suoi gomitoli sono speciali: in ognuno di essi è racchiusa una storia. Nessuno sa come faccia quella signora ad avere dei gomitoli tanto bizzarri. Alcuni dicono che li abbia già in casa, e che, per trovarli, le basti riordinare un po’ i cassetti, aprire gli armadi e frugare tra le stanze piene di luce e polvere della sua infanzia. Altri dicono che abbia dei piccoli aiutanti simili a folletti, cacciatori di storie, che vanno in giro per il mondo ad acciuffarle, riuscendo a scovarle nei posti più impensabili. Ma chi sa come stanno le cose? Nessuno li ha mai visti.

Questo è l'incipit della Signora dei gomitoli, una fiaba natalizia che è stata pubblicata ieri sul "Corriere della Sera/Bergamo" e che potete leggere ora integralmente sul sito del quotidiano: La signora dei gomitoli.

La signora dei gomitoli, di Gisella Laterza.
Illustrazione di Francesca Cappellini per il "Corriere della Sera".

Con questa storia vi faccio i miei auguri di buon Natale.
Gisella

lunedì 22 dicembre 2014

Quando si incontra un angelo #6
L'angelo senza nome


Eccoci arrivati all'ultima tappa del nostro piccolo viaggio. Parliamo ora del mio angelo sperduto.

Per chi capitasse qui per la prima volta, riassumo la situazione. 
Come vi avevo annunciato in questo post, quando viene dicembre... si può incontrare un angelo. Ecco infatti una mini-rubrica adatta sia a chi conosce sia a chi non conosce ancora il mio romanzo d'esordio, edito l'anno scorso da Rizzoli.

La prima tappa ha visto protagonista Aurora.
La seconda La signora della foresta.
La terza Sera.
La quarta Argento.
La quinta Il frate girovago.
Eccoci dunque all'ultimo incontro...

L'ANGELO SENZA NOME


"Devi andare a conoscere il mondo. [...] Là, tra gli esseri umani che sanno vivere, ci sarà qualcuno più degno di me di darti il nome che cerchi. È in quel nome che troverai te stesso, ed è nella persona che ti darà quel nome che troverai il tuo cuore mortale."
(La signora della foresta all'angelo
in Di me diranno che ho ucciso un angelo, Rizzoli, p. 55.)

***

A volte gli angeli cadono. Non sanno nulla del mondo umano, eppure ne sono attratti a tal punto che vi precipitano. Questa è infatti la storia di un angelo che cade sulla Terra e inizia un viaggio alla scoperta delle emozioni umane, incontrando diversi personaggi che, come scoprirà, sono legati  tra loro da una fitta trama di desideri e solitudine.

L'angelo è Leonardo di Caprio

Di me diranno che ho ucciso un angelo è stato scritto negli anni della mia adolescenza, in quel periodo della vita tumultuoso, bellissimo, pieno di dubbi e paure sul presente e soprattutto sul futuro. Per questo motivo, il mio romanzo d'esordio è un romanzo di domande: perché l'angelo senza nome sono io. L'angelo è la metafora della mia adolescenza, intesa come periodo di scoperta di me stessa: il nome che non ha e che cerca è il simbolo della sua ricerca di un posto nel mondo e nella vita. I personaggi che l'angelo incontra nascono dalle domande e dalle mie paure dell'epoca. In questo senso, il mio romanzo è una fiaba, perché, come scriveva Calvino:

"Io credo questo: le fiabe sono vere, sono, prese tutte insieme, nella loro sempre ripetuta e sempre varia casistica di vicende umane, una spiegazione generale della vita, nata in tempi remoti e serbata nel lento ruminio delle coscienze contadine fino a noi; sono il catalogo dei destini che possono darsi a un uomo e a una donna".
(I. Calvino, Sulla fiaba)


E voi cosa ne pensate? Aspetto i vostri commenti!
Vi ringrazio per aver seguito finora le tappe di questa mini-rubrica. Spero di avervi incuriosito e, se volete restare aggiornati, vi lascio la pagina facebook del romanzo: Di me diranno che ho ucciso un angelo.

Vi auguro Buon Natale e vi saluto!
(e vi saluta anche il mio angelo senza nome, ma stando un poco nascosto, perché, sapete, è molto timido).




sabato 20 dicembre 2014

Quando si incontra un angelo #5
Il frate


Cari lettori, devo proprio scusarmi! In questi giorni sono stata sommersa dallo studio e non sono riuscita a trovare il tempo per pubblicare la quinta tappa. Rimedio subito!

Per chi capitasse qui per la prima volta, riassumo la situazione. 
Come vi avevo annunciato in questo post, quando viene dicembre... si può incontrare un angelo. Ecco infatti una mini-rubrica adatta sia a chi conosce sia a chi non conosce ancora il mio romanzo d'esordio, edito l'anno scorso da Rizzoli.

La prima tappa ha visto protagonista Aurora.
La seconda La signora della foresta.
La terza Sera.
Il quarto Argento.
Eccoci dunque al quinto incontro...

IL FRATE


Era stato ovunque. Era stato poeta e viaggiatore, chitarrista, cantante e griot, tante volte marinaio e qualcheduna giornalista, spazzino, fioraio, fabbricante di sogni, insegnante, giocatore, pazzo rinchiuso in manicomio, libero filosofo, solitario amico, compagno di sbronze, compagno di giochi, compagno di letto, d'amore, di vita.Aveva conosciuto uomini e soprattutto donne e qualche volta anche Dio."Dio?""Dio.""E com'è?""He's so alone."L'angelo non capì quella lingua, così il frate tradusse: "Dio è così solo. Ha bisogno di qualcuno che gli parli, ogni tanto. Così, io prego."

(Da Di me diranno che ho ucciso un angelo, Rizzoli, p. 81.)

***

Il frate girovago è Johnny Depp
Avete appena letto l'incontro dell'angelo e del frate, questo strano uomo ubriaco che va in giro per il mondo e, dice, una volta ha amato una sirena. Ma questa è un'altra storia.

In questo romanzo troverete infatti molti personaggi, molte storie intrecciate.
Spesso mi hanno chiesto che cosa, o chi, sia stato di ispirazione per la creazione di molti di loro. A questa domanda risponderò più approfonditamente nell'ultima tappa, ma per ora posso accennarvi un fatto: alcuni personaggi di Di me diranno che ho ucciso un angelo nascono da brani di canzoni, in particolare dalle canzoni di De André e di Guccini, oppure di alcuni gruppi che amavo da adolescente: gli Evanescence e i Modena City Ramblers (ok, li amo ancora).

Riconoscete da che brano è venuto il frate? E perché il capitolo dove lui compare si intitola Mille miglia lontano da casa?

Vi lascio queste domande in sospeso, così, come un gioco che vorrei proporvi, sperando che le belle canzoni che hanno segnato una fase importante della mia vita possano incuriosire, e affascinare, anche voi.


E voi cosa ne pensate? Aspetto i vostri commenti!


Intanto vi lascio la
data dell'ultima tappa di questa mini-rubrica:

22 dicembre - L'angelo senza nome


martedì 16 dicembre 2014

Quando si incontra un angelo #4
Argento


Buonasera, cari lettori!
Come vi avevo annunciato in questo post, quando viene dicembre... si può incontrare un angelo. Ecco infatti una mini-rubrica adatta sia a chi conosce sia a chi non conosce ancora il mio romanzo d'esordio, edito l'anno scorso da Rizzoli.

La prima tappa ha visto protagonista Aurora.
La seconda La signora della foresta.
La terza Sera.
Eccoci dunque al quarto incontro...

ARGENTO


Se questa notte mi cercherai per stringermi ancora nella tenebra delle nostre anime, non mi troverai più al tuo fianco. La vita mi ha portato lontano.Il tuo nome, Argento, mi risuona nella testa come un'eco.Il passato che mi sono lasciata alle spalle ha il suono di questo nome e l'odore cupo delle tue ali.

(Da Di me diranno che ho ucciso un angelo, Rizzoli, p. 67)

***
Argento è Jason Momoa

Argento è il demone compagno di Sera, da cui lei fugge quando si innamora dell'angelo senza nome.
Argento è il cattivo. È la tempesta, la possessività, l'amore geloso che si consuma in se stesso.
Eppure - o forse proprio per questo - a molte lettrici è piaciuto.
All'interno del romanzo, la sua figura resta volutamente misteriosa, poco caratterizzata, e confinata a pochi episodi. Per cui non sarà compito mio svelarvela ora. Lasciamolo al mistero delle sue tenebre.



E voi cosa ne pensate? Aspetto i vostri commenti!


Intanto vi lascio le
date delle prossime (e ultime) tappe di questa mini-rubrica:

18 dicembre - Il frate
22 dicembre - L'angelo senza nome



domenica 14 dicembre 2014

Quando si incontra un angelo #3
Sera

Buongiorno, cari lettori!
Come vi avevo annunciato in questo post, quando viene dicembre... si può incontrare un angelo. Ecco infatti una mini-rubrica adatta sia a chi conosce sia a chi non conosce ancora il mio romanzo d'esordio, edito l'anno scorso da Rizzoli.
"Quando si incontra un angelo" sarà composta da sei brevi post in cui approfondirò (senza spoiler!) i personaggi principali del libro, aggiungendo citazioni, curiosità e... gli attori che potrebbero prestar loro i volti.

La prima tappa ha visto protagonista Aurora.
La seconda La signora della foresta
Eccoci dunque al terzo incontro...

SERA


Sera è Liv Tyler
Per una ragazza di sedici anni che, come ero io in terza liceo, incontra per la prima volta i grandi personaggi della letteratura italiana, non c'è niente di più affascinante della Divina Commedia. Non è ora mia intenzione lanciarmi in una disquisizione su quest'opera senza pari. Mi limiterò a dire che, all'epoca, come spesso accade, l'Inferno era per me oggetto di attrazione e di terrore. Iniziai a imparare interi canti a memoria, che ancora adesso sono dentro di me e ancora adesso, a volte, mi metto a ripeterli ad alta voce, quando sono da sola in una stanza e ho bisogno di sentirne la bellezza e la forza.
Un canto fra tutti, come è facile immaginare, mi aveva colpito: quello di Paolo e Francesca. All'epoca pensavo che la loro non fosse una punizione. Che cosa poteva esserci di meglio, infatti, che stare per sempre abbracciati all'uomo tanto amato?
Posso dire in tutta onestà che da questo pensiero - o meglio da questa immagine - è nata Sera.

Sera è una demone e i demoni, in Di me diranno che ho ucciso un angelo, non sono da intendere in senso religioso. Come gli angeli rappresentano l'assenza di emozioni, così i demoni sono creature terrene che vivono le emozioni in modo sfrenato, totalizzante, folle. Si fanno trascinare dalla tempesta.

Sera è il motivo per cui l'angelo senza nome - di cui vi parlerò nell'ultima tappa di questa mini-rubrica - cade sulla terra. Gli angeli, nel romanzo, sono stelle appese alla notte e osservano la terra senza fare nulla. Esistono, senza vivere. L'angelo della nostra storia, ad un certo punto, incrocia lo sguardo della demone Sera e, attratto da lei, cade.

Precipita nella foresta dove vive la demone.
Ed è lì che si incontrano per la prima volta, nel secondo capitolo del romanzo, mentre lui è addormentato e lei si avvicina, curiosa e titubante.

La demone si avvicinò di più all'angelo. Gli sfiorò il manto di piume. Erano soffici e inconsistenti, come l'aria, come l'anima.Guardò il volto dell'angelo.C'era qualcosa di dolce in quel viso addormentato; qualcosa di puro che lo faceva assomigliare a un bambino sperduto; e qualcosa di impenetrabile, che lo rendeva così lontano, immerso al di fuori del tempo, perso in un segreto dove lei non poteva raggiungerlo. Gli sfiorò il viso e sentì di amarlo come i viaggiatori amano le stelle, con quella forza dolce e misteriosa che unisce due cose che sono, per natura, irrimediabilmente lontane.

(Da Di me diranno che ho ucciso un angelo, Rizzoli, p. 24)


***

E voi cosa ne pensate? Aspetto i vostri commenti!


Intanto vi lascio le
date delle prossime tappe di questa mini-rubrica:

16 dicembre - Argento
18 dicembre - Il frate
22 dicembre - L'angelo senza nome


mercoledì 10 dicembre 2014

Quando si incontra un angelo #2
La signora della foresta


Buongiorno, cari lettori!
Come vi avevo annunciato in questo post, quando viene dicembre... si può incontrare un angelo. Ecco infatti una mini-rubrica adatta sia a chi conosce sia a chi non conosce ancora il mio romanzo d'esordio, edito l'anno scorso da Rizzoli.
"Quando si incontra un angelo" sarà composta da sei brevi post in cui approfondirò (senza spoiler!) i personaggi principali del libro, aggiungendo citazioni, curiosità e... gli attori che potrebbero prestar loro i volti.

La prima tappa ha visto protagonista Aurora.
Eccoci dunque al secondo incontro...

LA SIGNORA DELLA FORESTA


Judi Dench è la Signora
In una casetta che sembra uscita da una fiaba, vive la signora della foresta. Non saprete mai il suo nome, la sua età, il colore dei suoi occhi. Saprete che ama scrivere, e che da anni è ferma al Capitolo 8 di un romanzo che non vuole saperne di andare avanti. La scrittura, per lei, è bellezza e tormento. È l'ultimo atto di una donna che crede di non avere più nulla da perdere. Eppure, è un atto che non riesce a compiere.

Non è difficile capire da dove sia nato questo personaggio: dalle viscere dei sogni più tormentati di ogni scrittore; dal terrore della pagina bianca e dalla bellezza del rumore di una penna che scivola sulla carta.

Proprio mentre è alla finestra, intenta nella scrittura, la signora vede una luce che illumina il cielo.
È una stella cadente.
È l'angelo della nostra storia che, nei primi capitoli del romanzo, precipita nel mondo e si ritrova nel bosco, solo e sperduto.
La signora della foresta lo accoglierà, si prenderà cura di lui. E, come una madre, gli insegnerà qualcosa sulla vita.

«La vita è fumo, la vita è cenere. E l’unico modo per vivere è lasciare che entri, che penetri fino in fondo, lasciare che ti annerisca i polmoni. Ed è per questo che ti fa così paura, angelo candido: perché vivere significa inquinare se stessi. Ed è per questo che ti affascina tanto: perché la vita, proprio nell’istante in cui si consuma più intensamente, prende, nell’aria, una bella forma.»
Dal romanzo Di me diranno che ho ucciso un angelo, Rizzoli, pp. 43-44.

***

E voi cosa ne pensate? Aspetto i vostri commenti!


Intanto vi lascio le
date delle prossime tappe di questa mini-rubrica:

14 dicembre - Sera
16 dicembre - Argento
18 dicembre - Il frate
22 dicembre - L'angelo senza nome



lunedì 8 dicembre 2014

Disavventure di una scribacchina #2
Scrivere in treno


Da un anno a questa parte me ne succedono di tutti i colori.
Così, mentre raccontavo le mie strane esperienze quotidiane alle mie coinquiline, loro mi hanno dato questo consiglio: dovresti farne una rubrica sul blog.
Ed ecco che nasce Disavventure di una scribacchina, che raccoglie tutte le assurdità che la gente mi racconta o mi scrive su Facebook, e tutti i guai che combino per conto mio.


Essendo originaria di Bergamo ma frequentante l'Università di Pavia, mi tocca prendere il treno due volte alla settimana. Cosa fare durante il viaggio (che quasi sempre è anche prolungato dai solito ritardi)?
Spesso leggo. Da un po' di tempo ho cominciato anche a scrivere.

Apro il mio portatile e comincio a battere freneticamente sui tasti, per la gioia del mio vicino di posto.
E ho scoperto che amo farlo, perché, nonostante io sia circondata da un viavai di persone che passano, mi urtano... io sono in un mondo a parte, molto lontano.

Scrivere in treno è un viaggio nel viaggio.
Scrivere in treno è affascinante perché mi sento in mezzo alla vita e, al tempo stesso, al di fuori.
Scrivere in treno è anche il modo migliore per perdere la propria fermata.

La vostra distrattissima

che ieri sera è arrivata a Pavia con un'ora di ritardo.

domenica 7 dicembre 2014

BANG!


Ho due enormi, contrastanti passioni: le fiabe con principesse in difficoltà, e i grandi film di Sergio Leone.
Vi do un indizio: questo post non parla di principesse.

Clint Eastwood
Quando un uomo con la pistola incontra un uomo col fucile, quello con la pistola è un uomo morto.
Dal film Per un pugno di dollari (1964).

I miei amici - e il mio Pirata -  condividono questa passione (no, non quella per le principesse) e ultimamente mi hanno fatto conoscere un gioco di carte molto intrigante, ambientato nel Far West e intitolato BANG!, che consiste nell'impersonare sceriffi, fuorilegge, banditi di ogni sorta. Lo Sceriffo deve salvarsi la pelle, i Vice devono proteggerlo, i Fuorilegge devono ucciderlo, e il Rinnegato deve uccidere tutti. I ruoli sono nascosti, tranne quello dello Sceriffo che è svelato a inizio partita, dunque nessuno sa chi sia nessuno, nessuno si fida di nessuno.

Insomma, si comincia guardandosi con una certa diffidenza, pescando una carta con malcelata insicurezza... e si finisce come in un film di Sergio Leone: prendendosi ferocemente a rivoltellate per qualche dollaro in più.

Ma i miei amici sono andati oltre.
Direi che si sono immedesimati un po' troppo, non credete?


CAST
Biagio è lo Sceriffo
Alberto è un Vice
Mirko è un Fuorilegge
Tiziano è un Fuorilegge e, nei giorni dispari, è un Indiano
Martina è un'Indiana
Matteo (che pensavo fosse il mio Pirata) è il Rinnegato

Insomma, quando un uomo con la pistola incontra un uomo col fucile... vuole dire che i due uomini stanno giocando a BANG!

Vostra
Calamity Agave

venerdì 5 dicembre 2014

Quando si incontra un angelo #1
Aurora


Buongiorno, cari lettori!
Come vi avevo annunciato in questo post, quando viene dicembre... si può incontrare un angelo. Ecco infatti una mini-rubrica adatta sia a chi conosce sia a chi non conosce ancora il mio romanzo d'esordio, edito l'anno scorso da Rizzoli.
"Quando si incontra un angelo" sarà composta da sei brevi post in cui approfondirò (senza spoiler!) i personaggi principali del libro, aggiungendo citazioni, curiosità e... gli attori che potrebbero prestar loro i volti.

Siete pronti?
Cominciamo!

AURORA


Aurora è... Amanda Seyfried
"Cosa fa la luna in cielo, se non sbatterci in faccia la sua immensa solitudine in mezzo a quello sconfinato baratro di stelle?"
Aurora si chiude nel cappotto e dà una strizzata ai propri pensieri.
"Devo essere proprio ubriaca per pensare certe cose."
Chiude gli occhi, dimenticando che così la testa le gira di più. Li riapre. Prova a non ripensare a quella dannata festa, quella discoteca e tutte le piccole cose che solo a sedici anni possono sembrare tanto grandi e terribili. No, non vuole ricordare. Le viene in mente il libro che sta leggendo, quel romanzo fantastico e romantico, del genere che piace a lei. Un momento... di cosa parlava? I pensieri di Aurora fluttuano, si confondono a sogni e ricordi, si impastano e rotolano via...

Citazione da Di me diranno che ho ucciso un angelo, pp. 11-12.

***

Avete appena letto un passo tratto dal primo capitolo del romanzo nel quale per la prima volta compare in scena il personaggio di Aurora.
Questa ragazza potrebbe essere la protagonista del romanzo, oppure no, ma quel che è certo è che vive un'esperienza fuori dal comune. Una mattina, sul tram che la porta a casa dopo una festa andata male, la ragazza incontra uno sconosciuto dal fascino così misterioso da non sembrare umano. Inizia così per lei un viaggio sospeso del tempo, al confine tra realtà e sogno.

Chi potrebbe impersonare Aurora?
Per me potrebbe essere Amanda Seyfried, con quella sua espressione innocente e un po' ingenua e gli occhi dallo sguardo diretto e, al tempo stesso, dolce.

E voi cosa ne pensate? Aspetto i vostri commenti!


Intanto vi lascio le
date delle prossime tappe di questa mini-rubrica:

10 dicembre - La signora della foresta
14 dicembre - Sera
16 dicembre - Argento
18 dicembre - Il frate
22 dicembre - L'angelo senza nome