lunedì 28 ottobre 2013

Pensieri su "Rapunzel"

So con bellissime fiabe
consolare la notte.
Elsa Morante

Buongiorno!
Chi mi conosce sa quanto io sia legata alle fiabe originali e spesso anche ai loro adattamenti cinematografici o televisivi. Perciò, oggi vorrei metter da parte per un momento i libri e parlarvi di Rapunzel, film prodotto dalla Disney nel 2012.
E' una storia che ha "consolato la mia notte", e che sento profondamente mia. So fin da ora che mi lascerò prendere un po' la mano. Quindi, per questa volta, se vi aspettate una recensione equilibrata e puntigliosa, avete sbagliato articolo. ;)

TRAMA

Rapunzel, principessa del Reame del Fiore Dorato, viene rapita da bambina e cresciuta da una donna spietata e ambiziosa, Madre Gothel. Gothel la tiene segregata in una torre nascosta nella foresta, perché Rapunzel è speciale: quando canta, i suoi lunghi capelli dorati risplendono e hanno il potere di mantenere giovani, e di curare tutte le ferite.
Per avere quel potere tutto per sé, Madre Gothel convince Rapunzel a restare nella torre: il mondo, le dice la donna, è crudele, egoista, cattivo. Meglio starsene al sicuro.
La bambina le dà retta, fiduciosa. Ma ogni anno, il giorno del suo compleanno, da quella torre solitaria può scorgere, lontane lontane, delle luci che si sollevano nel cielo. Il suo più grande sogno è raggiungerle.
Un giorno però tutto cambia. Nella torre nascosta nella foresta arriva un ospite inatteso, e non propriamente gradito. In fuga dalle guardie reali e dai suoi stessi complici, Flynn Rider, il bandito più ricercato e più affascinante del regno, si rifugia nella torre senza sapere nulla dell’esistenza della fanciulla. Messo fuori combattimento dall'angelica ed energica fanciulla, Flynn si ritrova costretto a stringere un patto con lei, i cui venti metri di capelli non sono la sua sola stranezza. Rapunzel vede nel bel ladro la sua unica possibilità di fuga dal luogo in cui è tenuta prigioniera, e gli chiede di accompagnarla a vedere le "luci fluttuanti". Così, inseguiti dalle guardie reali che sono sulle tracce del ladro, i due intraprendono un rocambolesco viaggio in compagnia di un cavallo ‘poliziotto’, un camaleonte ultraprotettivo e una burbera banda di balordi. Un viaggio che condurrà entrambi a scoprire il loro destino. E che cosa desiderano davvero.


Che cos’è una torre nella foresta?
Un luogo che ti protegge, un luogo che ti rinchiude.
Ti protegge dalla paura del mondo, ti rinchiude nelle tue stesse illusioni. Guardi fuori, e hai paura. Perché è più facile sognare, che realizzare un sogno.
Ma, con il passare del tempo, quelle luci lontane che vedi dalla tua finestra diventano così belle da essere insopportabili.
E quando nella tua torre capita un ladruncolo con uno “sguardo che conquista” e ti offre di accompagnarti nel viaggio verso il tuo sogno, tu cosa fai?
Accetti.
E inizi a viaggiare con lui.
Questa è la storia di Rapunzel.



L'inizio del viaggio simboleggia sempre, nelle fiabe, un'iniziazione alla vita. Averne paura significa aver paura di crescere. Rapunzel, con il suo carattere timido e insicuro, cerca di superarla per diciotto anni, ma solo quando incontra Flynn sente per la prima volta la voglia di vedere il mondo non solamente da una finestra. Perché? Perché è più facile cominciare qualcosa di difficile, se hai qualcuno accanto.
Certo, Rapunzel sembra essersi scelta proprio il ragazzo sbagliato! Un dongiovanni incallito, sbruffone e ironico, che passa le sue giornate rubando gioielli, litigando con le guardie reali, con i colleghi ladri e persino con un camaleonte. Insieme a Flynn l'avventura è dietro l'angolo, quando non ti balza letteralmente addosso.
Così, cercando di sfuggire a furfanti e ad eroi, a cavalli irascibili e a fiumi impetuosi, Rapunzel e Flynn corrono e ridono, cantano, ballano, hanno paura, si fanno coraggio, e fanno morire dalle risate lo spettatore (la scena alla locanda è esilarante!). E, soprattutto, si scoprono diversi dal ladruncolo impenitente e dalla ragazzina spaventata che sembravano all'inizio.
Rapunzel scopre di essere una principessa coraggiosa e, trovando il proprio posto nel mondo, riesce a trovare se stessa. Il cammino di Rapunzel al di fuori della torre è un viaggio alla scoperta della propria identità.
Anche Flynn compie un percorso interiore, che lo porterà, nel finale, a fare una scelta che vi strapperà una lacrima (ma shhh! Io non anticipo nulla :P).

Non dimentichiamo che tutto questo accade per raggiungere un sogno, il sogno di vedere da vicino le lanterne fluttuanti.

Per tale motivo, a una lettura superficiale, Rapunzel può sembrare una fiaba di sogni come ce ne sono altre: Biancaneve spera che arrivi il Principe Azzurro, Cenerentola sogna una nuova vita a palazzo, Tiana vorrebbe aprire un ristorante tutto suo, eccetera.
Ma ciò che colpisce in Rapunzel è che, per la prima volta, la principessa della fiaba si chiede che cosa avverrà dopo aver visto quelle lanterne fluttuanti.
Da bambini ci dicono di sognare, di impegnarci per realizzare i nostri obiettivi. Non ci dicono mai che la cosa più spaventosa dei sogni è che a volte si avverano.

Ce lo dicono Rapunzel e Flynn.
Nella scena delle lanterne, con Flynn accanto a lei, poco prima che appaiano quelle luci così desiderate, avviene il dialogo più bello, il vero significato del film:

- Sono rimasta a guardare da quella finestra per diciotto anni, sognando sempre che cosa avrei provato vedendo quelle luci salire nel cielo... Ma se ora niente di quello che ho sognato si avverasse?
- Si avvererà!
- E se anche fosse? Che cosa farò poi?
- Bè, è la parte più bella, direi: ti cercherai un nuovo sogno.




Prima ho scritto che Rapunzel mi ha detto qualcosa su di me. E forse molti di voi sanno già che cosa: io quest'anno ho realizzato un sogno, ed è una cosa talmente bella che fa paura. Ma ora mi piace pensare alla vita non come a un unico sentiero da percorrere, ma come un insieme di strade che portano sempre in direzioni diverse, che portano lontano. E non da sola: forse l'ho trovato il mio "ladruncolo" che mi accompagnerà nei viaggi più allegri e spericolati, sempre in movimento. E sempre in cerca di nuovi sogni, nuove lanterne da liberare nel cielo.

Gisella

12 commenti:

  1. Bellissimo articolo Gisy.. Ti rispecchia moltissimo! E Rapunzel stessa ti rispecchia moltissimo :')

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  2. Ciao Gisella :)
    Mentre leggevo le tue belle parole, pensavo ai sogni.
    Ho sempre immaginato il mondo della scrittura come una torre, in cui ci si rifugia per creare un universo che non ha confini. Un universo ricco di colori, di forme e di emozioni, senza limiti né costrizioni. Poi, un giorno, si scende da quella torre e si cammina per raggiungere le luci lontane, come Raperonzolo. Forse la realtà non è perfetta come i sogni, ma è meraviglioso mettersi in cammino e andare lontano...

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  3. D'accordissimissimo. Uno dei miei film "coccola" come li chiamo io.

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  4. anch'io ho amato questo cartone... mi sono emozionata e con un film d'animazione raramente mi è capitato! Comunque devo rivederlo! **

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  5. Che articolo carino :) Fatto pure bene....sei riuscita a parlare dei tuoi sogni partendo da un semplice cartone animato :)

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  6. Questo post è davvero meraviglioso e Rapunzel è il mio film fantasy preferito, mi è piaciuto davvero troppo! *__*

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  7. Vi ringrazio tutte per i vostri commenti e sono felice che il post vi sia piaciuto! Significa molto per me (mi fermo qui, o rischio di lasciarmi prendere troppo la mano).
    Non sapevo che ci fossero tante appassionate di film della Disney (autentici capolavori, che troppo spesso, purtroppo, vengono ritenuti adatti solo ai bambini). Tra questi, "Rapunzel" credo che sia il migliore, probabilmente perché, come dice Silvia, è proprio un "film coccola".
    E' un film che ti porta a credere nei sogni. E la scrittura, come scrive Ilenia, forse è un sogno che rischia di rinchiudere il sognatore in una torre. Per questo è importante aver qualcuno che ti aiuti a uscire!

    Grazie ancora per i commenti e... sto pensando di creare una rubrica settimanale dedicata ai film della Disney, se vi piacciono. :)
    A presto!

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  8. Bellissimo articolo :)
    Anche a me Rapunzel è piaciuto moltissimo, perché affronta la tematica dei sogni senza mai essere pesante e aggiungendo la giusta dose di ironia. Ho riso molto e sono rimasta altrettanto incantata dalla poesia di questo film.

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  9. Grazie, Alice. ^^ Eh, già, non potrei essere più d'accordo! :D

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  10. Un film d'animazione davvero carinissimo, sono d'accordo con te: l'ho trovato adorabile... e, sì, mi ha persino commosso, un pochettino!! *__* Molto bello il taglio che hai scelto di dare al tuo commento sul film, a proposito: personalissimo e interessante, proprio come piace a me! ;D

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  11. Addirittura commossa? *-* Grazie, Sophie!

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